07 settembre 2012

COLLABORAZIONE AZIENDA AGRICOLA ISGRO’



Oggi vi presento una collaborazione speciale con l’azienda agricola Isgrò di Furnari (situata nel golfo del Tindari vicino Messina) a carattere zootecnico e lattiero


L’azienda alleva direttamente sul posto, in pascoli estensivi e spontanei, il gregge (pecore camisane e capre maltesi) per la produzione del latte e dei suoi derivati. Tutti i prodotti sono venduti in azienda, direttamente dal produttore al consumatore con un grande vantaggio nel rapporto qualità/prezzo.

Una realtà locale che si distingue per essere PRESIDIO SLOW FOOD (questi presidi sono progetti che tutelano piccole produzioni di qualità da salvaguardare, realizzate secondo pratiche tradizionali) per la produzione del “Maiorchino” ed è stato ospite al Salone del Gusto di Torino nel 2010, ha partecipato alla trasmissione di Geo&Geo condotta da Massimiliano Ossini ed è stata recentemente intervistata da Paolo Massobrio per il suo Il Golosario, la guida alle mille e più cose buone d’Italia (in cui seleziona attentamente ogni anno i migliori artigiani del patrimonio enogastronomico nazionale, vedi qui).

Lo conoscete il MAIORCHINO?


                        

Il “Maiorchino” è un formaggio a pasta dura di color giallo paglierino, di consistenza compatta e dal sapore deciso, tendente al piccante se di stagionatura più lunga. Una forma può pesare 10/12 chili. E’ un formaggio tipico siciliano prodotto sin dal ‘600 in alcuni comuni del messinese – più precisamente nella zona nord dei monti Peloritani - la cui produzione è stata rispolverata dall’azienda Isgrò che lo produce rispettando le antiche tradizioni tramandate da padre in figlio. La produzione di questo formaggio è lunga, servono circa otto mesi di lavorazione segnati da una serie di gesti quotidiani. Ed è soprattutto questa cura e attenzione giornaliera, rimasta inalterata nel tempo e accompagnata dalla pazienza e dall’amore per le cose genuine, che danno al “Maiorchino” un gusto unico ed inimitabile con la certezza di mangiare un formaggio di grande sapore e qualità. Il formaggio viene prodotto facendo coagulare il latte con il caglio di agnello e/o capretto. Dopo aver alzato la temperatura, avviene la rottura della cagliatura e si raccoglie tutto in un'unica massa all'interno delle fascere. Si procede bucherellando la pasta con un'asta di legno per far fuoriuscire il siero. Il giorno dopo il "Maiorchino" viene tolto dalla forma e posto a stagionare su ripiani di legno. Dopo altri due giorni le forme vengono salate con sale marino grosso per circa 20/30 giorni. Durante i primi due mesi il formaggio viene pulito, strofinato e rivoltato ogni giorno, dal terzo mese viene trattato con olio d'oliva. Per un buon "Maiorchino" ci voglio otto mesi di stagionatura! Domenico sottolinea che "il metodo di produzione e trasformazione del "Maiorchino" è ancora bucolico, arcaico e, ai criteri produttivi che i nostri antenati ci hanno tramandato, abbiamo aggiunto il rispetto per il benessere dell'animale e la grande attenzione all'igiene in tutte le fasi della produzione e consumazione"



Sicuramente il Maiorchino è il fiore all’occhiello dell’azienda Isgrò a cui si aggiunge, però, un’ampia gamma di altri prodotti:

- ricotta fresca, ottenuta seguendo la lavorazione tradizionale dalle proteine del siero del latte (cioè la parte liquida) che si separa dalla cagliatura durante la caseificazione;
- ricotta infornata, prodotto tipico siciliano;
- pecorino primosale, ottenuto dopo circa un mese della salatura della tuma;
- pecorino stagionato, formaggio a pasta dura, prodotto dopo quattro mesi di stagionatura;
- marmellate e confetture di arance, pere, fichi, more selvatiche, cipolle, ecc.;
- olio extravergine d’oliva

Mi piace lo slogan dell'azienda "Scegli il buono, scegli il sano ... scegli il siciliano"!


Andate a scoprire di più sul loro sito.

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